Premio Boccioni 2007 – Il volto nascosto dell’altro. Identità e multiculturalismo.

Dal 30 novembre all’11 dicembre 2007
Premio Boccioni 2007 – Il volto nascosto dell’altro
Identità e multiculturalismo.
giovane arte, collettiva

vernissage: 30 novembre 2007
catalogo: in galleria
orario: martedì a venerdì dalle 17 alle 19,30 o per appuntamento

In queste pagine sono presentate le opere degli studenti dei licei artistici e degli istituti d’arte della Provincia di Milano che, vincitrici o selezionate dalla giuria del Premio “U.Boccioni 2007”, vengono esposte presso la Galieria Bazart di via Col di Lana, 8. II Premio e giunto alla sua XI edizione e rappresenta, quindi, quasi una sorta di appuntamento fisso per i giovani artisti dei licei e degli istituti d’arte milanesi.
Questa edizione propone di confrontarsi con un tema (“II volto nascosto dell’altro” quanto mai opportuno: invita, cioè, a riconoscere ed a confrontarsi con le culture altre, raccogliendo quanto di stimolante, ed arricchente, nuovo e originale identità diverse possono mettere a disposizione dell’ispirazione artistica di un giovane che vive, opera e si muove in una società globalizzata e complessa, nella quale i flussi migratori, presenza di popolazioni, etnie ed individui diversi (gli altri) sono presenze costanti ma non sempre visibili.
I giovani artisti, che hanno avuto modo di confrontarsi anche con l’opera di Alessandro Quaranta che con la mostra “La soglia del conosciuto”, tenutasi nella scorsa primavera presso la “Sala Boccioni” del nostro liceo, ha affrontato gli stessi temi, hanno ora una occasione straordinaria. Hanno, cioè, la possibilità – unica per giovani artisti – di uscire dal protetto ambito scolastico e di affrontare direttamente il “mondo dell’arte” in un mostra che non lascia spazio a giudizi di circostanza: affrontano, quindi, il giudizio di esperti e conoscitori senza nessun altro filtro se non quello della loro ispirazione, del loro linguaggio e delle loro capacita.

Arch. Giuseppe Como, dirigente scolastico
L.A.S. U.Boccioni – Milano

E’ il quarto anno che Bazart Arte Contemporanea, organizza la mostra dedicata ai vincitori e ai segnalati del Premio Boccioni 2007.
L’argomento proposto, Il volto nascosto dell’altro, invitava gli studenti partecipanti a confrontarsi con le tematiche dell’identità e del diverse da noi.
Come negli anni precedenti, le opere vincitrici e quelle segnalate, tutte di buona qualità e realizzate con le tecniche più diverse, vengono proposte al pubblico più vasto e diversificato di Bazart Arte Contemporanea. Un esordio nell’arduo percorso del fare artistico, visto che diversi partecipanti sono stati invitati al Premio San Fedele riservato ai giovani. A tutti loro i miei migliori auguri.

Gabriella Brembati

Fedele al proposito di stimolare la creatività di giovanissimi artisti, che ancora studiano al liceo artistico o all’istituto d’arte, indirizzandola e spingendola ogni volta alla riflessione su un diverse tema da approfondire, quest’anno il Premio Boccioni si è posto come argomento I’identità e I’alterità.
Approfondimento di stringentissima attualità, con il titolo “Il volto nascosto dell’altro. Identità e multiculturalismo” si è cercato di trovare un senso rispetto ad una situazione vissuta e ritrovata nella nostra quotidianità.
Nell’epoca della famigerata e tanto discussa globalizzazione – anche se penso che ai più ne sfugga il vero significato – delle immigrazioni e delle emigrazioni tra il Nord e il Sud del mondo, di un dialogo ed uno scambio relazionale sempre più praticato e stretto tra I’Occidente e I’Oriente, guardare all’altro e cosa da cui più nessuno può prescindere. Dover fare i conti con culture, religioni, ideali e pensieri di provenienza e origine diverse dalla nostra e ormai davvero irrinunciabile. Non basta più chiudersi alle spalle la porta di casa per pensare che ad altri spetti il compito di rapportarsi, affrontare e risolvere – se I’incombenza lo richiede – questo tipo di problematiche e di dibattito. Si tratta invece di indursi ad aprire gli occhi, a guardare, a sforzarsi di confrontarsi e, soprattutto, di comprendere (intendendo tanto il rendere parte di qualcosa, quanta il capire). Le reciprocità, il rispetto e lo scambio sono i valori diversi che sono sicuramente da salvare e preservare, anzi che dobbiamo auspicarci in questa nuova relazione con I’altro.
Ma guardare all’altro non significa riflettere esclusivamente sulla diversità e sulla multiculturalità, c’e un aspetto forse più profondo ed intimo da valutare – e alcuni dei giovani artisti non si sono dimenticati di considerarlo – che e quello di scovare anche I’altro in noi stessi. Qui il discorso diventa tanto più complesso, quanto più e legato all’interiorità della persona e del singolo. Il conflitto e il confronto diventa tutto interore: l’altro e così I’Io con cui ognuno si trova a dover fare i conti in misura addirittura più conflittuale e stringente rispetto all’altro-differente. Perche non ci sono mai compromessi e la voce che muove da dentro non si può non ascoltarla.
Sono queste le due declinazioni principali dell’altro che i ragazzi hanno reputato di dover sottoporre all’esito della loro ricerca artistica, non esimendosi dal tradurlo con la pittura, la scultura, la fotografia e il video a dimostrazione che ancora I’Arte paria tutti i suoi linguaggi. Persino in queste più giovani sue voci.
Anche quest’anno mi trovo onorato di essere parte dello storico Premio Umberto Boccioni, che mi offre sempre l’opportunità di incontrare quelli che potrebbero diventare i promettenti talenti dell’Arte di domani.
L’auspicio resta allora sempre quello di ritrovarsi tutti il prossimo anno! Con un nuovo tema e con nuove – ci auguriamo – sempre migliori promesse.

Matteo Galbiati
Ottobre 2007

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