Personale di Giulia Alberti

Dal 19 al 29 Novembre 2019
Personale di Giulia Alberti
Personale, Arte contemporanea

Lo Spazio d’arte Scoglio di Quarto, inaugura martedì 19 novembre dalle ore 18.00 la mostra personale di Giulia Alberti a cura di Eleonora Fiorani. Sarà possibile visitare l’esposizione fino a venerdì 29 novembre. Catalogo in galleria.

Testo Il canto della natura di Giulia Alberti di Eleonora Fiorani:
C’è qualcosa di antico, che sembra venuto dalla notte dei tempi nelle opere di Giulia Alberti siano esse ceramiche, fotografie, sculture, qualcosa che vive in una temporalità sospesa o in cui tutti i tempi sono presenti. Qualcosa che ha anzitutto a che fare con il suo modo di pensare l’arte in relazione con la natura, che essa sia terra, acqua, fuoco, aria, una natura sentita come vivente in tutta la sua matericità, una natura che è colore, luce, oscurità e ombra, una natura madre di tutto ciò che esiste e di tutte le infinite creature viventi o fossili in cui riconoscerci.
Quello di Giulia Alberti è uno sguardo che rammemora quello presente fin dall’infanzia dell’umanità, quello degli uomini e degli artisti delle grandi caverne santuario. Così come le appartengono il piacere di manipolare e impastare la matericità duttile dell’argilla e quello per le trasparenze del vetro. E ugualmente le appartiene la fascinazione per l’immateriale trasparenza e la cangianza delle superfici acquatiche e per l’apparire in esse di assonanze e variazioni del blu e con esse del fascino, che da sempre esercitano sull’immaginario umano, e quello per il mistero che in esse alberga.
Quella di Giulia Alberti è infatti un’osservazione ravvicinata, una vicinanza, una partecipazione, una consonanza, quasi un aderire della vista e del suo operare artistico alle superfici della terra e dell’acqua, è un suo farsi tutt’uno con esse nell’osservazione delle infinite texture e delle trame, che caratterizzano le diverse superfici che ci presenta la terra o che possono rammemorare e dare un nuovo modo di esistenza, attraverso le impronte che sono presenza e assenza, a molluschi e vegetali e di evocare un mondo di forme e di segni in cui è scritto il linguaggio della vita che da essi emana. E lo stesso vale per le superfici acquatiche nel loro infiniti modi di configurarsi.
Avviene così che guardando le sue opere diviene possibile cogliere con una percezione e narrazione visiva i modi in cui terra e acqua sono l’origine del cosmo. Sono terra e acqua materne, che ci accolgono nella vita e nella morte, così che è nello specchio e nella profondità della luce che da esse emana che è possibile ritornare a riconoscerci ed esse sono ciò che noi siamo. Da tutto ciò vengono i semi in argilla che si ergono nello spazio come nuove creature di un mondo che è insieme antico e ancora da venire. Essi sono presenze della mente e dell’anima, da cui vengono sensazioni, emozioni, estetiche, rammemorazioni dei vissuti che hanno accompagnato e continuano ad accompagnare l’umanità nella sua storia, di cui sono partener viventi.

Eleonora Fiorani

Biografia di Giulia Alberti:
Giulia Alberti nasce a Firenze. Si dedica da subito alla pittura sviluppando anche interessi verso il cinema e l’architettura. Apre lo studio a Biella nel 1965 e poi nel 1980 a Milano, si laurea quindi in architettura nel 1981. Si indirizza dunque verso lo sviluppo della terza dimensione progettando e realizzando grandi strutture ambientali in vetro industriale lavorato a caldo.
Per dare forma al rapporto con il territorio Giulia Alberti nel 1997 insieme a Fabrizio Garghetti fonda l’Associazione Arte e Memoria del Territorio che ha lo scopo di dare vita a progetti di Arte Ambientale.
Nel frattempo Giulia Alberti ha sviluppo porta l’artista a lavorare con i micro-volumi dando forma ad impronte in pasta cellulosa che raccontano il tempo, l’origine dell’uomo e l’evoluzione a partire dai fossili e reperti archeologici.
A Sassello ( Albissola) dal 2005, presso la fornace Garbarino, Giulia Alberti lavora l’argilla con un particolare tecnica giapponese, il “neriage” rializzando sculture che si ispirano alla filosofia antroposofica su le energie del mondo vegetale. A Murano 2008, presso la fornace del Maestro Giuman l’artista ha realizzato opere in vetro a partire dal pensiero di Rudolf Steiner e di Leonardo da Vinci.
I critici che hanno seguito e scritto sul suo lavoro nell’arco degli anni sono: Carmelo Strano, Pierre Restany, Gillo Dorfles, Vittorio Sacco, Alessandra Galletta, Cristina Trivellin, Stefania Carrozzini, Miriam Cristaldi.

La mostra è visitabile dal 19 novembre fino al 29 novembre 2019, dal martedì al venerdì, dalle ore 17.00 alle ore 19.30, o su appuntamento. Cell. 348 5630381 / e-mail: info@galleriascogliodiquarto.com 

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