PAOLO SCHIAVOCAMPO. Pitture e arazzi

Dall’1 al 15 Marzo 2017
PAOLO SCHIAVOCAMPO. Pitture e arazzi
Personale, Arte contemporanea

Inaugurazione: Mercoledì 1 Marzo 2017 dalle ore 16,00
sede: Palazzo Comunale Cremona – Sala degli Alabardieri

Paolo Schiavocampo nasce a Palermo nel 1924. Studia Architettura nelle Università di Roma e Milano e Arte nelle Accademie di Venezia e Milano, sotto la guida di Manzù. Nel 1948 si trasferisce a Milano. Soggiorna a New York nel 1964, dove collabora con Salvatore Scarpitta. Debutta in mostra personale nel 1953 con un affresco e una mostra di studi preparatori al Centro Sociale Urbano “Ludovico il Moro” di Milano. Partecipa per la prima volta ad una mostra di gruppo nel 1950 a Roma in occasione della Mostra Nazionale della Giovane Pittura Italiana. Da allora l’intenso percorso in mostra collettiva annovera prestigiose sedi espositive anche internazionali. Nel 1980 fonda una scuola di scultura a Serre di Rapolano, in provincia di Siena. Ottiene nel 1992 l’incarico per la progettazione della Kunstzone del Parco di Hattingen in Germania, inaugurato quattro anni dopo. Nel 1999 vince il concorso per la realizzazione di una fontana a Sesto San Giovanni. Sue opere sono presenti in varie collezioni e musei pubblici in Italia e all’estero: Castello di Pavia, Pinacoteca di Macerata, Museo di Gibellina, California State University di Los Angeles, Museo di Bochum. Numerose le opere pubbliche situate in importanti città di tutto il mondo. Costante l’attenzione del mondo culturale e della critica, in particolare testimoniata da Leonardo Borgese, Claudio Cerritelli, Raffaele De Grada, Mario De Micheli, Luigi Erba, Franco Grasso, Flaminio Gualdoni, Giorgio Kaisserlian, Franco Passoni, Mario Portalupi, Claudio Rizzi, Marco Rosci, Stefano Soddu, Roberto Sanesi, Vanni Scheiwiller, Emilio Tadini, Marco Valsecchi, Alberto Veca. Vive a Milano, lavora a Milano e in Brianza alternando lunghi soggiorni in Toscana.

Opere in Musei
Museo del Castello, Pavia, nel 1974 – Museo Pinacoteca di Macerata, nel 1979 – Museo F. De Bellis, California State University, nel 1979 – Museo di Gibellina, nel 1980 e nel 1987 – Museo di Bochum acquista sette sue opere nel 1995.

Opere pubbliche
Piazza a Rapolano (Siena), nel 1980 – Piazza a Gibellina nel 1980 – Cassano d’Adda, sistemazione giardini, nel 1983 – Rapolano, interventi nel Palazzo del Comune, nel 1984/85 – Scultura, Spazio aperto e sistemazione incrocio stradale nella Fiumara di Antonio Presti, S. Stefano di Camastra, nel 1988 – Fontana a Vada (Livorno) nel 1990- Incarico per la realizzazione dell’opera della Fondazione Floriani, nel 1993 – Apertura e inaugurazione del Parco di Hattingen nel maggio 1996 – Scultura/fontana a Sesto San Giovanni

Sondare densità delle materie
Una serie di opere composite, per ripercorrere – nella sensibilità del fare artistico – stati materici ed elementi emotivi: Paolo Schiavocampo indaga con forte continuità un mondo articolato, la struttura delle cose e dei sentimenti, nella lunga attività che lo contraddistingue, transitando nelle forme artistiche fra pittura, scultura, prove d’impegno e valore paesaggistico (sculture che incontrano il paesaggio con molteplici relazioni e prove di qualificazione progettuale di luoghi, dalla piazza al parco). Un diretto riconoscimento di una realtà che si mostra e si rinsalda nell’ideazione artistica, che interpreta e definisce: una forma di concrezione, una sintesi che si disvela per parti e per procedimenti nella complessità delle opere.
Sintetizzare e riposizionare: procedimenti analitici individuano – nelle materie che si sfrangiano e si riproducono, in una sovrapposizione intenzionale – frammenti di densità reale che si devono ricomporre. Trasfigurare segni degli stati di realtà nelle trame che si interrompono e si ricollegano, nei frammenti che si delineano partecipi di un serrato percorso attraverso nuclei visibili e correlati: ricomporre per elementi distinti la deformazione del tempo, che si insinua nella regolarità apparente delle manifestazioni nel campo del sentire poietico. Il tempo, cui attenersi nella ricostruzione della sensibilità che si sottopone all’incontro con il desiderio: fornire coordinate ideali, sollecitare confronti, produrre ripercussioni. Tasselli che si inquadrano in un’orditura esplicita o sotterranea: materie che si coagulano per sovrapposizione, tessuto concreto e reale che si manifesta, colore che si coniuga a distinzioni di profondità. Forse si tratta di seguire il procedimento artistico che si innerva nel sondare strati successivi di materia, nell’identificare strati di densità differenziale in quanto soggetti dinamici che, tassello per tassello, narrano un universo di elementi e di concretezza, nella materia, nella luce, nel riverbero delle forme parcellizzate, inframmezzate di tracciati e di flussi in un tempo che si dilata, nel proporsi seducente e visibile di certezze, nel celarsi all’immediatezza, focalizzando segni e momenti di cesura. Flusso ed attesa, flusso ed interruzione: modernità nel sentire, modernità nel percorrere itinerari che si palesano difficoltosi, attraverso regole da decifrare e modalità da reinventare. Tasselli, per delineare la congiunzione di un ordine che si libra nella densità delle cose e delle materie; opere in cui riconoscere la dinamica del tempo che modifica le percezioni, fornisce e rinnova nuclei tangibili ed essenziali d’interpretazione.

Francesco Pagliari – febbraio 2017

EVENTO COLLATERALE
ARTE FIERA CREMONA

Palazzo Comunale Cremona – Sala degli Alabardieri
a cura della Galleria Scoglio di Quarto (Milano)

ARTISTA: PAOLO SCHIAVOCAMPO
TITOLO DELLA MOSTRA: Pitture e arazzi

PRESENTAZIONE: Elena Dagani
TESTO CRITICO: Francesco Pagliari

Paolo Schiavocampo sarà presente il giorno 9 marzo 2017 (ore 11 – 12,30; 15- 18)

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