IN DUE. Paolo e Giovanni Schiavocampo
Dal 22 Aprile 2015
IN DUE. Paolo e Giovanni Schiavocampo
arte contemporanea, doppia personale
vernissage: mercoledì 22 aprile dalle ore 18,00
orario: martedì a venerdì dalle 17 alle 19,30 o per appuntamento
Mercoledì 22 aprile la galleria Scoglio di Quarto di Milano, inaugura dalle ore 18.00 con la doppia personale degli artisti, padre e figlio, Paolo e Giovanni Schiavocampo.
La mostra intitolata IN DUE (due personali) proporrà al pubblico recenti lavori di Paolo Schiavocampo dal titolo “Arazzi” e una selezione di Giovanni Schiavocampo risalente agli ultimi anni di attività dal titolo “Epigrafi”.
Paolo Schiavocampo nasce nel 1924 a Palermo. Dopo gli studi di architettura all’Università di Roma e alle Accademie di Belle Arti di Venezia e Milano con Saetti e Manzù, si trasferisce nel 1948 a Milano, dove vive e lavora. Inizia l’attività artistica nell’immediato dopoguerra a Roma, dove nel 1945 è vicino agli artisti di Forma Uno. Dal 1959 al 1963 partecipa al movimento informale. Nel 1964 è a New York ospite per due anni di Salvatore Scarpitta con cui collabora. Nel 1967 passa alla scultura avviando una fase di intenso lavoro fino al ’75, quando un grave incidente lo blocca per 2 anni. Riprende le esperienze sulla scultura nel 1977. Nel 1979, nel corso di un secondo viaggio negli USA, tiene conferenze alla U Mass University di Boston. Nel 1980 fonda una scuola di scultura per scalpellini a Serre di Rapolano (Siena) e lo stesso anno partecipa alla rinascita di Gibellina dopo il terremoto con una grande scultura in travertino siciliano. Nel 1990 collabora con la galleria d’arte Stelzner e Rading a Düsseldorf. Nel 1987 esegue una grande opera in cemento per la Fiumara d’Arte di Antonio Presti in Sicilia. Tra il 1992 e il 1996 è attivo sul progetto per il parco di Hattingen nella Rühr, eseguito solo in parte.
Sue opere sono presenti in musei (tra cui Museo del Castello di Pavia, Pinacoteca di Macerata, Museo di Bochum) e collezioni private. Tra le altre realizzazioni pubbliche, le fontane di Vado e del rondò di Sesto San Giovanni (Milano).
Giovanni Schiavo Campo, nato nel 1960 a Milano, dove vive e lavora, dopo il pieghevole Le mandrie del sole (Monza 1988), ha esordito con L’oro e il fuoco (All’insegna del pesce d’oro di Vanni Scheiwiller). Presente su antologie e riviste, è stato membro della redazione di Manocomete. Ha pubblicato varie edizioni in collaborazione con artisti e ha messo a punto una traduzione dal greco antico dei frammenti di Parmenide. Frutto di una ricerca grafico-visiva improntata agli esagrammi dell’I Ching, il millenario oracolo cinese, è Ausa (2006), che raccoglie 20 testi in un volume realizzato con incisioni su lastre di zinco (fotoincisione e acquaforte) in 30 copie, numerate e firmate, tirate a mano e rilegate dall’autore (http://www.ausapoesia.blogspot.com).
La mostra è accompagnata dalla proiezione di un documentario Una curva alle spalle del tempo (Docufilm di Paolo Ricci e Anna Soudakova) sul lavoro di Paolo Schiavocampo, regia e produzione di Paolo Ricci, con la partecipazione di Claudio Cerritelli.